Tempesta, allerta cardiaca

Ci sono piogge che lavano via i pensieri. Poi ci sono le mie, le mie piogge sono tempeste – tempeste di ricordi. Ogni ricordo è una goccia d’acqua gelata che solca il terreno ancora caldo del mio cuore.
Il mio cielo è nuvoloso ed ogni nuvola è un pensiero – pensiero di te, di lei.
Tempestosa, solleva gli angoli e le porte delle mie ferite.
La pioggia sferza, sferza la mia forza di volontà e non riesco a dimenticare neanche una goccia, non riesco più a non avere paura dei tuoni.
I lampi, questi sono il passato che mi perseguita. Ed i tuoni, i tuoni sono i pianti e le urla che ho gridato.
Mi perseguita, questo atmosferico passato intristisce il mio cuore e il battito rallenta – rallenta, perché sono lontano da chi me lo accelerava, perché sono lontano da chi era la tempesta della mia vita.
Perché l’allerta meteo non sarà mai più pericolosa dell’allerta cardiaca.

28 risposte a "Tempesta, allerta cardiaca"

      1. anch’io pensavo di esserne uscita sai, ho avuto un anno molto tranquillo. E poi è tornato tutto come prima, di colpo. Anzi, peggio di prima. E la notte non ho nessuno con cui parlare, il che peggiora le cose

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      1. Io ho in programma di scalare tutti i monti sopra i 1500 m della Campania. In totale sono 14 vette (ne ho scalate solo due fino ad ora) e conto di farle tutte entro un anno

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      2. Sono andato su Pizzo San Michele e sul Rajamagra. Il Cervati è in programma dopo l’Accellica Nord e l’Accellica Sud, dopo il Panormo, il Terminio e dopo il Cervialto…ce ne vorrà di tempo ancora :/

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      3. Il Panormo è quasi zona mia…ci son stata fino ad un certo punto.
        Ma io non faccio testo: ho una gonartrosi al ginocchio e devo camminare in piano.
        Il Terminio lo conosco e ti consiglio

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